Un bel cespuglio di rose in giardino è sicuramente un ottimo modo per valorizzare ancora di più lo spazio outdoor. Non importa di quale colore siano: bianche, rosse oppure arancioni, la nostra pianta saprà regalare un fascino particolare allo spazio all’aperto. Per garantirsi però ottime fioriture è importante prendersene cura con la potatura delle rose e con tutti quegli accorgimenti che le permetteranno di svilupparsi rigogliosa e sana.
Vediamo oggi quali sono le regole per una buona potatura delle rose: il periodo e le tecniche che ci permetteranno di avere un cespuglio che sicuramente non passerà mai inosservato per la sua bellezza.
Quando potare le rose?
Il periodo migliore per potare le rose è sicuramente quello che coincide con la sua ripresa dopo l’inverno: tra gennaio e marzo, prima che inizino a spuntare i nuovi germogli si può procedere con la rimozione dei rami secchi e rovinati dal freddo, dando così alla nostra pianta un nuovo vigore in vista della fioritura estiva.
Questa è la potatura principale, che dovrebbe essere fatta alle piante a partire dal loro secondo anno di vita. Per i primi due anni è infatti sconsigliato un intervento sui rami, per dare modo alla pianta giovane di infoltirsi.
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Alla potatura invernale ne segue poi una estiva, nella quale si avrà cura di eliminare le rose sfiorite per dar modo ai nuovi boccioli di schiudersi e mantenere sempre la pianta di rose visivamente molto gradevole. Questa non è obbligatoria, ma viene in genere praticata per garantire fioriture più lunghe ed abbondanti.
In autunno infine si provvederà alla rimozione delle foglie secche e degli ultimi fiori appassiti: la rosa ha infatti concluso il suo ciclo di fioritura e si prepara al riposo invernale: l’eliminazione di tutto ciò che è ormai secco o sfiorito permetterà alla nostra bellissima pianta di affrontare al meglio il periodo di riposo.
Come potare le rose
Abbiamo visto che la potatura principale è quella che viene eseguita a fine inverno: in genere febbraio è il mese più indicato ma il periodo può subire qualche variazione in funzione delle zone climatiche e di inverni più o meno rigidi.
Per questa potatura ti occorreranno un paio di forbici apposite, ben affilate. I rami infatti non dovranno schiacciarsi o sfilettarsi, ma dovrai riuscire a reciderli con un taglio netto.
Il taglio dovrà essere obliquo ed in direzione opposta alla gemma. Per individuare i rami da accorciare tieni sempre presente che il tuo intervento dovrà riuscire a permettere alla luce naturale di raggiungere anche la parte interna della pianta con facilità ed a favorire la circolazione dell’aria. Questi due elementi daranno infatti alla pianta una maggior resistenza dagli attacchi di funghi e parassiti.
In generale si tende a fare potature delle rose più consistenti su piante deboli, che necessitano di ritrovare nuovo vigore, mentre se la pianta si presenta robusta sarà sufficiente una potatura leggera di sfoltimento.
Una buona regola prevede di lasciare 5/6 gemme sui rami principali e 3/4 su quelli più piccoli. Il taglio dovrà essere fatto circa un centimetro sopra all’ultima gemma.
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